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“Dicono che Thera sia magica.
Dicono che Thera sia romantica.
Dicono che Thera abbia i tramonti più belli del mondo.
Sapete cosa penso, a volte, rimirando le stelle? Nulla. Non penso a niente. Buio assoluto.
A volte mi piace vagare con la mente, immaginando di essere libero e di potermi tuffare in quelle acque che posso solo vedere e di cui posso solo annusarne l’odore in lontananza. In fondo, che cosa sono io?
Buio.
Silenzio, e nulla più.
La notte, per me, è il momento più bello di tutta la giornata. Per me, e per tutti i miei amici: Attalos, Erastos, Gourias, Hektor, Kyros, Makarios, Petro, Sisoes, solo per citarne qualcuno. Siamo tutti qui, ancora una volta. Fortunati ad essere ancora vivi. Sfortunati a dover ancora campare.
Siamo maledetti, eppure, da queste parti dovremmo essere il simbolo di tutta l’isola.
Col cazzo. Altro che simbolo.
Guardo Narses, accasciato a terra, avvolto in un lezzo insopportabile, tra escrementi e zanzare che ronzano.
A lui, oggi, è toccato il peggio, e dio solo sa che fatica abbia provato nel salire tutti i 600 scalini, avendo in groppa una balena tutti rotoli e due bambini del peso di un adulto. Vacche di merda, dovreste dimagrire e fare un po’ di movimento, anziché farvi trasportare avanti e indietro come Re e Regine.
E poi…. Tutti quegli ipocriti, che ci guardano sorridenti; che mandano baci in lontananza; che, magari, ostentano agli altri la loro generosità. Vaffanculo a tutti voi, falsi e ipocriti…. Scusate, forse sto esagerando, è un semplice sfogo. Prendetelo come tale, anzi, cancellate dalla mente quanto detto.
Domani riprenderò di nuovo a trottare. E se dovessi portare un peso enorme alle spalle, non importa.
Se dovessi trascorrere un’altra giornata senza acqua e senza essere lavato, non importa.
Se dovessi sentire i calci sullo stomaco, non importa.
Se la sera, dovessi sentire lungo tutto il corpo, i segni della fatica, non importa.
Se dovessero mangiare addosso a me, pisciarmi in faccia, o frustarmi, non importa.
Salite pure in groppa, vi porterò lungo tutti i 600 scalini fino alla cima di Thira. In fondo, cosa sono io? Non sono bello, né simpatico, come quei cagnolini, tanto dolci, che camminano al guinzaglio; né, tantomeno, sarò intelligente come i gatti. Solo un asino del cazzo.
Sono solo un asino del cazzo. Nulla più.”
KANOA È CONTRO IL MALTRATTAMENTO DEGLI ANIMALI.
#SAVE THE MULE
Se doveste recarvi a Santorini, prendete la Funivia, oppure, fate come il nostro amico Lello che, pur di risparmiare, si è fatto tutti e 600 scalini a piedi. Ovviamente per lui, quasi una tonnellata, non è stata una scarpinata, ma se c’è riuscito Lello… E a chi dovesse dire che gli asini vengano trattati nel migliore dei modi, e nel massimo del rispetto, noi rispondiamo, dicendo a costoro di fare tutti e 600 scalini 3 o 4 volte in una giornata, con un peso di 50, 60 kg e più…..