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Disavventura al Maradona. Come il Napoli Calcio tratta i tifosi

Disavventura al Maradona

Sono stato sempre restio a scrivere post estranei ai miei interessi ma stavolta farò un’eccezione.
E lo farò soprattutto per il piccolo Andrea, ingiustamente privato della possibilità di tifare per la propria squadra del cuore. Ingiustamente privato di assistere alla prima partita di Champions. Di urlare in cielo il grido “The Champions”.
Lo scorso Novembre io e Andrea saremmo dovuti essere sugli spalti del Maradona a tifare per il Napoli.
Andrea super emozionato, tutto rigorosamente in tema azzurro. Azzurro Napoli.

Abbiamo fatto due ore di traffico con la tangenziale di Napoli ovviamente tutta bloccata. Ci siamo avviati ai varchi di ingresso attendendo che i nostri titoli venissero scansionati.
Da qui sarebbe partita la nostra odissea. Una disavventura al Maradona che oserei definire vergognosa per come è stata gestita soprattutto dal Calcio Napoli.

Disavventura al Maradona

Con mia sorpresa abbiamo scoperto che l’agenzia da cui avevo acquistato i biglietti li aveva annullati. Così. Di punto in bianco e senza alcun preavviso, o valido motivo.
L’unica cosa che mi è stata detta è che nonostante avessi pagato, e nonostante avessi in mano i due biglietti per la partita, io e mio figlio non saremmo potuti entrare.

Oggi, quello che mi rimane è una grande amarezza. E non è soltanto nei confronti di quel paio di incapaci che, come avrei scoperto il giorno dopo, avevano annullato PER ERRORE i nostri due biglietti. Nè tantomeno nei confronti del responsabile dell’agenzia che non si è neppure degnato di scusarsi di persona per quanto accaduto.

No.
La mia amarezza riguarda il modo vergognoso in cui siamo stati trattati io e mio figlio (ripeto, un bambino di 11 anni).
Non metto in dubbio che il lavoro degli steward sia quello di controllare i biglietti. Siamo d’accordo. E gli steward hanno fatto semplicemente il loro lavoro. Eppure, davanti, avevano due persone con due biglietti. È normale lasciare ad aspettare più di 30 minuti di orologio ai cancelli dello Stadio un padre e il proprio figlio undicenne??
È normale che non si sia presentato un ca… di responsabile per risolvere il problema?? Un responsabile che poteva trovare una soluzione. E, credetemi, una soluzione si trova sempre. Anche perché stiamo parlando del Napoli Calcio, la squadra campione d’Italia.

Invece, dopo oltre 30 minuti ad aspettare tra telefonate degli steward a chissà chi, ci hanno fatto semplicemente firmare due fogliettini e ci hanno cacciati dallo Stadio. Non letteralmente ovviamente, ma andatelo a spiegare al piccolo Andrea, tanto felice all’inizio, e così sconsolato per dover fare ritorno a casa senza poter fare il tifo per la propria squadra del cuore.

Ci sono partite e partite. E ci sono modi e modi per trattare le persone. Soprattutto i piccoli tifosi. A livello umano questa del Napoli Calcio è stata una sconfitta senza attenuanti.
Una vergogna!
Mi scuso se mi sono dilungato troppo nel raccontare questa disavventura al Maradona. La speranza è che situazioni cosi spiacevoli non si verifichino mai più.

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