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Olympos a Karpathos. Come arrivare, cosa fare e vedere

Olympos

Lasciate ogni speranza o voi che….. volete andare ad Olympos!!

Se doveste imbattervi in qualche forum riguardo Karpathos, perché, magari, è vostra intenzione soggiornare su questa MERAVIGLIOSA isola, troverete numerosi consigli e dritte riguardo i collegamenti stradali.
C’è chi sostiene che vada utilizzato esclusivamente un 4X4, chi sconsiglia fortemente l’uso di scooter e motorini (qualcuno è arrivato persino a sostenere che vengano letteralmente spazzati via dalla potenza del meltemi!!!!!!); tra i tanti forum, ne troverete a bizzeffe, riguardo la strada per raggiungere il nord dell’isola, e in particolare, il bellissimo villaggio di Olympos. Una strada impraticabile, impossibile, impervia, e… chi più ne ha, ne metta. NIENTE DI PIÙ FALSO.

Olympos Karpathos

Per quanto concerne i mezzi per spostarsi all’interno dell’isola, potete consultare la GUIDA SPECIALE DI KANOA cliccando qui. Riguardo la strada per Olympos, non lasciatevi ingannare: è totalmente percorribile, fatta eccezione per un bravissimo tratto sterrato e scosceso (un km circa), per il quale basta semplicemente un po’ di prudenza ed attenzione. Nulla più. E lo scrive chi ha la fortuna di averla testata. Fortuna, perché, oltretutto, la strada è davvero suggestiva e regala scorci e panorami davvero incantevoli.
Ed incantevole, soprattutto, è il pittoresco villaggio di Olympos, con le sue case quasi sospese in aria, arrampicandosi sul ciglio del monte da un lato, e scendendo giù, in direzione opposta.

Nel lontano XIX secolo, il villaggio era completamente isolato da tutto il resto, costruito in pietra naturale e senza comignoli, in modo da essere camuffato alla vista dei pirati (che sovente attaccavano Karpathos). Qui, la tradizione regna sovrana: si parla ancora un dialetto antico, e si trovano donne vestite in abiti tradizionali con i fazzoletti in testa e le camicette ricamate.
Tra l’altro, va detto che Olympos è soprannominato il “Villaggio delle donne” per la massiccia presenza femminile e, soprattutto, perché un tempo, gli uomini erano fuori a combattere i pirati o a lavorare. È un po’ un museo all’aperto in miniatura. In tutta sincerità, anche la presenza delle donne in costume, e i tanti negozietti di souvenir, sembrano più una forzatura turistica, ma vale comunque la pena inoltrarsi sin qui, anche per spezzare la routine di mare e spiaggia di Scarpanto.

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