Viaggiare di nuovo, e di più. Inquinare di meno.
Con queste premesse, ci lasciamo alle spalle la pandemia (o almeno così si spera), verso un futuro all’insegna della normalità.
Via le mascherine. Torniamo ad apprezzare i piccoli piaceri. Ma, soprattutto, riscopriamo il piacere di viaggiare. La voglia di scoprire nuovi luoghi, nuove culture. Tutto ciò che è stato perso negli ultimi 2 anni.
Ma facciamolo in modo più consapevole, prestando massima attenzione alla sostenibilità.
Rispettiamo l’ambiente.
Viaggiare sostenibile si può.
La sostenibilità è un tema ormai entrato di diritto nelle nostre case. Nelle scuole dei bambini. Loro hanno già una incredibile consapevolezza. Cosa che spesso manca alle vecchie generazioni e, soprattutto, ai potenti e chi ci governa.
Viaggiare sostenibile si può. Fin da adesso.
A noi che amiamo viaggiare, il compito di farlo in modo sostenibile, con un occhio attento all’ambiente. Ognuno di noi, nel proprio piccolo e nei gesti quotidiani può dare il proprio contributo. E può farlo anche durante un viaggio. Evitando, ad esempio, di utilizzare l’auto o i taxi, e preferendo sempre il trasporto pubblico.
In genere i treni, le metropolitane, i tram e i filobus sono sempre da preferire (laddove possibile) negli spostamenti. I treni sono i migliori per spostamenti a medio/lungo raggio. Metro, tram e filobus per spostamenti in città e per coprire distanze a breve raggio.
Questi mezzi di trasporto pubblico elettrici hanno basse emissioni e rilasciano meno CO2. Questo si traduce in una migliore qualità non solo per l’ambiente ma anche il passeggero.
Le navi da Crociera sono dei veri e propri mostri per l’ambiente, con un impatto devastante.
L’aereo invece meriterebbe un discorso a parte, perché va considerato con riferimento alla distanza, al numero di passeggeri.
Va detto che la fase critica in tema di impatto ambientale è durante il decollo e l’atterraggio.
Muoversi a piedi e in bici sono le uniche opzioni totalmente a zero emissioni.
Poi ci sono le soluzioni di condivisione. Bici, monopattini e auto con questa formula sono il massimo per spostarsi, aiutando l’ambiente.
Condividere l’auto è una pratica sempre più comune nelle grandi città. Soprattutto se si ha facoltà di lasciare l’auto in uno dei vari punti della città.
Ovviamente è solo una provocazione. Per quanto è risaputo che l’aereo sia un mezzo particolarmente inquinante è utopico pensare ad un suo tramonto in tempi brevi.
E, altrettanto poco probabile, è lo slogan di tanti ambientalisti che invitano a viaggiare solo per destinazioni vicine.
Molto meglio coprire una distanza di oltre 1000 km in aereo piuttosto che in macchina: pensate al traffico, gli ingorghi, il climatizzatore sempre acceso in questi 1000 chilometri!!
Preferire il treno all’aereo invece, potrebbe essere il miglior compromesso. Non solo in termine di impatto ambientale.
Ultimo punto all’ordine del giorno: i viaggi on the road.
Per anni, la letteratura e la cinematografia hanno contribuito a creare il mito dei viaggi “on the road”. Ci siamo fatti sedurre, ammaliare.
Io stesso faccio parte di questa nutrita schiera. Eppure, l’auto resta un grande peso per l’ambiente. E sfatiamo anche il mito delle auto elettriche a impatto zero: NIENTE DI PIÙ FALSO. Con i metodi di produzione attuali, un’auto elettrica che esce da una fabbrica inquina molto di più di un’auto Diesel (soprattutto di ultima generazione). Questo perché produrre le batterie oggi ha un impatto devastante per l’ambiente perché tutti gli elementi nocivi vengono rilasciati tutti nello stesso momento.
E allora facciamocene una ragione. Per il bene dell’ambiente e per il futuro.
Viaggiare sostenibile in auto non si può. E ancor di più, spostarsi in città.
Ingorghi. Inquinamento. Parcheggi.
Per viaggiare e visitare un luogo non abbiamo bisogno di nessuna auto.
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